Care cittadine, cari cittadini,
rivolgo a tutti voi il mio saluto cordiale. Grazie per essere qui questa sera, così numerosi, a salutare l’avvio di questa nuova esperienza amministrativa.
Voglio poi complimentarmi con i Consiglieri comunali per la loro elezione in questa assemblea. A loro, che condivideranno con me l’impegno amministrativo dei prossimi 5 anni, rivolgo l’augurio sincero di buon lavoro.
Sono qui oggi pieno di umiltà di fronte al compito che mi aspetta, grato per la fiducia che mi è stata dimostrata, conscio dei sacrifici compiuti da chi mi ha preceduto.
Ho preso la parola in questa aula parecchie altre volte: nelle riunioni di Consulte e commissioni, in incontri e assemblee di vario genere e da assessore, nella Giunta presieduta da Giorgio Sagrini, che saluto ed abbraccio con grande affetto ed amicizia.
Ma oggi, essere qui, e parlare qui da Sindaco, da Sindaco scelto da una larga maggioranza di cittadini è tutta un’altra cosa: bellissima ed emozionante, ma anche carica di responsabilità, di tanta responsabilità.
Casola ha scelto chiaramente e inequivocabilmente le persone a cui affidare il Governo locale. È stata una vittoria importante che è andata al di là del puro dato politico. I casolani hanno confermato la fiducia al centro-sinistra, ma hanno anche dato un voto molto positivo all’ amministrazione uscente e alla proposta di rinnovamento e serietà di quella entrante.
Continuità e cambiamento sono state infatti le parole chiave della nostra proposta programmatica e della composizione della lista.
Credo che per la prima volta Casola abbia potuto votare una lista di persone che non sono esclusivamente o solamente espressione di una parte politica, ma di ampi settori sociali e culturali della comunità casolana. Una comunità che cresce e ha saputo mettere in campo energie nuove, questo è stato apprezzato. Per la prima volta quasi la metà dei consiglieri comunali sono donne e c’è una forte presenza di giovani.
Ai cittadini che ci hanno votato, esprimendo una percentuale così alta di consenso, va il mio personale ringraziamento e quello dell’intera coalizione che rappresento. Ma il mio ringraziamento è anche per coloro che hanno espresso un voto a sostegno delle forze che ora siedono all’opposizione.
Sarò Sindaco di tutti, anche di quei cittadini che non hanno condiviso il mio programma ed hanno eletto, a loro rappresentanza in questo Consiglio, uomini e donne di altre forze politiche che svolgeranno il loro compito di opposizione.
E’ proprio dalla dialettica tra idee e programmi che si contrappongono, dal confronto tra persone e partiti che pensano diversamente, che trae alimento la democrazia, maturano le società, si consolidano le comunità.
“La politica non è un’avventura personale, ma un meraviglioso viaggio collettivo”, lo diceva qualche anno fa Walter Veltroni, un uomo che – al di là dei risultati contingenti – si è impegnato come pochi altri per il rinnovamento e l’innovazione della politica.
Vanno abbandonati scontro, pregiudizio, egoismo, intolleranza, demagogia, calcolo, cinismo, vendetta, pessimismo.
Bisogna dare forza a dialogo, ascolto, pazienza, mediazione, obiettivi, progetti, modelli, gentilezza, sobrietà.
Per una buona dialettica democratica è essenziale il ruolo di controllo e proposta della minoranza. È giusto lavorare per il bene di Casola, insieme e non necessariamente uno contro l’altro. E’ nostra intenzione mettere a disposizione spazi per l’attività dei gruppi consiliari e favorire l’accesso agli atti amministrativi, nel rispetto dei regolamenti e compatibilmente con le possibilità della nostra struttura. Servirà la disponibilità a discutere e a confrontarsi, nella speranza che - fermo restando il ruolo decisionale della Giunta e della maggioranza consiliare - questo avvenga in modi positivi e propositivi.
Auguro quindi ai consiglieri della minoranza che mi hanno affrontato nella competizione elettorale, di svolgere al meglio il ruolo di oppositori fermi e rigorosi, certo che non mancheranno di lealtà e correttezza nel sostenere le loro opinioni e nell’interpretare la loro funzione.
Cari colleghi,
gli occhi di tutti saranno sopra di noi e lo saranno soprattutto su chi è più giovane, perché le attese di cambiamento si concentrano proprio in chi ha ancora molto futuro davanti. Non cadiamo nell’errore di diventare vecchi anzi tempo, con stili e pratiche non nostre! Non perdiamo l’occasione di saper innovare.
Non basterà “fare”. Intanto occorre “fare bene”, ma è oltremodo necessario che al “fare” si anteponga il pensare e lo scegliere: in altre parole occorre fare posto alla politica, che è la capacità di scegliere, tra opzioni diverse, quella che può dare maggiore beneficio alla comunità, nell’interesse di molti e non di pochi.
Ho risposto a molte interviste in questi giorni e spesso la domanda finale era sempre “quali sono le prime tre cose che vuole fare a Casola?”
Spesso non è stato riportato, ma ho sempre risposto che per me non è possibile restringere le priorità dell’amministrazione a tre sole questioni.
Certo ci sono problemi che richiedono più impegno, ma stando alla mia esperienza amministrativa, posso dire che un Sindaco, in un piccolo paese forse più che in altre città, deve saper governare la complessità dei bisogni, tutti i giorni con la medesima dedizione, deve saper indicare un’idea di crescita, un progetto al quale riferire l’insieme delle scelte e delle realizzazioni
E bisogna farlo con serietà, impegno e ascolto.
Desidero, in questa occasione ricordare, seppur in estrema sintesi, quali sono i punti salienti del programma del Sindaco e della coalizione di centro-sinistra Uniti per Casola.
Abbiamo dato particolare rilievo, nella nostra proposta politico-programmatica, al ruolo del Comune.
Il Comune deve essere punto di riferimento per i cittadini, per ascoltare, per raccogliere istanze e esigenze, per accompagnare e orientare le scelte di sviluppo, per creare nuove opportunità di crescita per il sistema socio-economico locale.
Il Comune deve essere luogo di relazione, luogo di confronto, sulle politiche di dimensione sovracomunale e sulle scelte di integrazione organizzativa di servizi e funzioni nella nuova Unione di Comuni e con gli altri Comuni del faentino.
Il Comune poi, ha il fondamentale compito – in una positiva relazione con la Provincia e con la Regione - di ricercare tutte le opportunità di finanziamento utili al sistema economico e produttivo locale, e indispensabili per mantenere una adeguata capacità di investimento in opere pubbliche.
Un altro tema centrale della proposta politica e programmatica del centro-sinistra, che attiene agli obiettivi di crescita e alla qualità dello sviluppo che intendiamo prefigurare per Casola, è l’utilizzo delle energie rinnovabili e della risorsa idrica.
Le energie rinnovabili possono essere una forte risposta alla crisi economica che, anche a livello locale, fa pesantemente sentire le proprie conseguenze. Servirebbe una forte strategia nazionale in questo campo, ma in ogni caso noi vogliamo fare la nostra parte, perché pensiamo che le energie rinnovabili possano migliorare la competitività e le possibilità di sviluppo di territori, come quelli collinari e montani, che non hanno molte condizioni di vantaggio.
Vogliamo puntare sullo sfruttamento dell’energia eolica e dell’energia solare per produrre energia elettrica e della legna per produrre energia termica.
E lo vogliamo fare insieme ai privati, insieme al sistema imprenditoriale locale.
La Società Senio Energia, che abbiamo costituito, è una società mista pubblico-privata alla quale partecipano istituzioni pubbliche e imprese private – artigiane, agricole e del credito - che operano sul territorio.
E’ questo il soggetto che – secondo lo schema e le modalità di funzionamento delle Società di Servizi Energetici ESCO – può sostenere e concretizzare una strategia di investimenti in impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici pubblici, di installazione di impianti eolici di piccole e medie dimensioni, di produzione di energia termica attraverso l’uso della legna prodotta localmente.
A questi obiettivi di investimento destineremo, insieme alle risorse private, i fondi europei a destinazione pubblica, tra cui il Programma di sviluppo rurale e i FAS.
L’altro elemento di competitività è l’acqua, la risorsa idrica. Non solo per gli usi irrigui. Abbiamo bisogno di maggiori quantità d’acqua per uso civile e per uso industriale. Gli impianti industriali per la produzione del cartongesso hanno necessità di un approvvigionamento idrico costante e così altre industrie del casolano. La scelta che vogliamo approfondire – insieme a Hera Imola-Faenza - e che già fa parte del programma idrico della provincia di Ravenna, è la progettazione di un invaso sul Senio, a monte di Casola, per l’accumulo di una consistente quantità d’acqua, che potrebbe alimentare anche una piccola turbina idroelettrica. Nelle immediate vicinanze è prevista la realizzazione del nuovo potabilizzatore, che deve intercettare l’acqua attualmente prelevata dal Senio e quella proveniente dai bacini del Céstina. In quell’ impianto – grazie anche all’ interconnessione della rete acquedottistica – è possibile potabilizzare l’acqua da immettere nella rete del vicino Comune di Palazzuolo e, all’occorrenza, nei Comuni vicini.
Per la qualità ambientale, inoltre, ci proporremo nuovi e più ambiziosi traguardi nella raccolta differenziata dei rifiuti e opereremo per adeguare l’attività amministrativa alle procedure EMAS. Casola ha infatti superato tutte le verifiche che la porteranno a breve a ricevere la certificazione EMAS dell’Unione europea.
Cari colleghi, cittadine e cittadini,
le scelte che ho appena descritto richiamano una visione dello sviluppo economico che assume come parametro essenziale la sostenibilità e la qualità ambientale. Noi sosteniamo, in altre parole, che la qualità ambientale e la qualità del territorio siano fondamentali fattori di sviluppo.
E’ stato questo il segno della politica economica di questi ultimi anni, e ancor di più dovrà esserlo nel prossimo futuro. Ciò vale per l’agricoltura, per il turismo, per le attività commerciali e per le attività industriali e artigianali, per gli interventi di recupero urbano.
Il ruolo dell’agricoltura è, per noi, un punto di forza della competitività del territorio, perché è il settore che più di altri connota il territorio collinare e montano e ne esprime i caratteri distintivi e peculiari.
L’agricoltura è reddito, è occupazione, è presidio del territorio, è tradizione e cultura, è produzioni di qualità e di quantità, è il principale fondamento dell’offerta turistica. L’azione del Comune e le scelte di investimento – a partire dal Programma di sviluppo rurale – saranno finalizzate al sostegno di politiche di valorizzazione e promozione delle produzioni di quantità e di nicchia, alla promozione e qualificazione delle strutture agrituristiche, alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni di vita nelle campagne attraverso la manutenzione e il miglioramento della rete infrastrutturale, in particolare rete idrica e viabilità.
Per l’agricoltura e per il turismo, per la loro crescita e valorizzazione, per una maggiore attrattività del territorio collinare e montano, abbiamo sostenuto e sosteniamo la necessità del pieno avvio dell’attività del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, istituito con la LR 10/2005.
Noi pensiamo che le istituzioni locali debbano impegnarsi per fare partire il Parco, per cogliere tutte le opportunità che da esso possono derivare.
Bisogna – vogliamo! - recuperare i motivi di contrasto o di incomprensione, e vogliamo mettere in pratica gli impegni assunti con le organizzazione professionali agricole più di un anno fa. Sui confini, sull’indennizzo dei danni da selvaggina, dobbiamo dare dei segnali chiari e forti e crediamo che su questo si possano trovare degli orientamenti condivisi tra le forze consiliari di maggioranza e di minoranza.
Attorno al Parco, poi, vogliamo attuare un complessivo progetto di integrazione e valorizzazione del Giardino delle Erbe, del Cardello e della sua tenuta, con una rete di percorsi naturali e strutture ricettive e di accoglienza, tra cui quella che – in accordo con la Fondazione Casa di Oriani - prevediamo di realizzare alla Mingotta.
Da tutto ciò, insieme alla promozione dei percorsi naturalistici che fanno perno sulla Corolla delle Ginestre e al forte sostegno che meritano gli eventi e le manifestazioni casolane incentrate sulle erbe, sui frutti dimenticati e sul marrone organizzate dalla Pro Loco e dai produttori, … da tutto cio potrà trarre impulso la nostra offerta turistica.
Un’offerta turistica per la quale si deve mettere in campo una costante attività di promozione del territorio e di qualificazione dell’offerta ricettiva e enogastronomica, con il rilancio del ruolo della Società di Area Terre di Faenza e con un più forte rapporto e coinvolgimento delle organizzazioni professionali e di categoria.
Un rapporto che vogliamo più forte anche a livello locale, in particolare per tutto ciò che può servire a mantenere vivo il centro storico casolano e le sue attivitàcommerciali, grazie anche agli importanti interventi di riqualificazione architettonica realizzati negli anni scorsi. Il Tavolo dei Commercianti che istituiremo insieme alle organizzazioni di categoria e con la partecipazione della Pro Loco, sarà il luogo dove condividere – tra tutti i soggetti interessati - i programmi degli eventi e le scelte amministrative.
Negli ultimi 20 anni è cresciuto a Casola un significativo tessuto di imprese artigiane e industriali.
L’azione del Comune ha contribuito a offrire loro nuove opportunità di crescita: vogliamo continuare su questa strada, con il completamento dell’urbanizzazione della nuova zona artigianale e industriale di Valsenio, ma anche migliorando l’infrastrutturazione del territorio. Ho già citato i programmi per l’approvvigionamento di acqua per usi industriali e per l’utilizzo delle energie rinnovabili; voglio aggiungere l’obiettivo del miglioramento del sistema viario e dei collegamenti.
In particolare con la realizzazione certa, anno dopo anno da parte della Provincia, di tutti quegli interventi – già programmati - che permetteranno di adeguare agli standard di sicurezza e efficienza la strada Casolana-Riolese.
Oltre a ciò lavoreremo per concorrere alla realizzazione del Casello di Solarolo/Castelbolognese sull’A14 e per attuare le previsioni urbanistiche assunte dal PSC per l’accesso diretto alla Via Emilia del traffico proveniente dalla Valle del Senio, evitando Castel Bolognese.
Utile allo sviluppo delle attività economiche e produttive, oltre che a migliorare le condizioni di vita della popolazione residente nelle aree rurali, è il superamento del divario digitale, con la diffusione della banda larga a tutto il territorio secondo soluzioni tecniche da attuare con il coinvolgimento di soggetti privati, come è avvenuto per la zona di Zattaglia.
Ancora sul versante economico, continueremo nell’azione di recupero architettonico – è pronto a partire il progetto di consolidamento restauro Chiesa di Sopra - e di risanamento delle ultime porzioni degradate del centro storico.
In particolare confermiamo – in caso di finanziamento della Regione – la volontà di acquisire il comparto Galeazzi, tra Via Fondazza e Via Matteotti, per attuarvi un complessivo intervento di risanamento e recupero con la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Cari colleghi, cittadine e cittadini,
per la qualità complessiva del sistema locale, per costruire uno sviluppo sostenibile ed equilibrato, è necessaria una forte coesione sociale
Per questo le reti di protezione sociale, la loro efficienza ed efficacia costituiscono un obiettivo prioritario della nostra azione amministrativa.
E’ la persona, con i suoi bisogni concreti, il nostro punto di riferimento.
Il sistema sociale che vogliamo continuare a costruire – a partire dal mantenimento dei servizi esistenti e dal sostegno convinto dell’azione della nuova Azienda di Servizi alla Persona “Solidarietà Insieme” per la realizzazione dei programmi di investimento nella Casa Protetta con la nuova sala mensa e nel Villino Bottonelli per farne degli appartamenti protetti - deve basarsi dunque sull’integrazione e la coprogettazione con il privato sociale, il volontariato, le famiglie, affermando i diritti di cittadinanza e sostenendo un welfare di comunità.
E’ in questo contesto che è necessario accompagnare quelle famiglie che, con redditi modesti, devono far fronte al mantenimento ed alla cura di figli ed anziani.
Dobbiamo affrontare politiche che combattano le solitudini e il difficile momento di crisi economica, continuando di pari passo a sviluppare politiche d’integrazione - in primo luogo culturali - verso la popolazione immigrata.
E’ anche in forza di queste considerazioni che l’Amministrazione comunale si sente impegnata a moltiplicare luoghi ed occasioni di incontro e di aggregazione; a sviluppare le reti delle opportunità culturali e ricreative di base al fine di arricchire il nostro territorio in termini di vivibilità e socialità.
Vanno in questa direzione le scelte di riorganizzazione delle strutture scolastiche, la difesa del tempo pieno, l’attività del Centro giovani Circus, l’idea della Casa delle arti e delle associazioni per consolidare il ruolo dell’associazionismo culturale, sociale e sportivo.
E vogliamo salvaguardare e migliorare la qualità e la quantità dei servizi sanitari sul territorio, perché siamo consapevoli che questo tema a Casola, per una popolazione che vive lontano dalle strutture sanitarie e ospedaliere, chiama in causa più che altrove un diritto fondamentale di cittadinanza.
La nostra iniziativa verso l’AUSL, nella conferenza sanitaria, sarà continua e incalzante: vigileremo per il mantenimento dei servizi sanitari sul territorio, a partire dalla valorizzazione del ruolo dei medici di base, per migliorare l’accesso alle prestazioni sanitarie, per l’utilizzo di tutti i supporti informatici utili a colmare la distanza che separa Casola dalle strutture sanitarie e ospedaliere, per garantire un servizio efficace dell’emergenza 118, per il giusto riconoscimento del ruolo pubblico svolto dal volontariato sociale, la Misericordia, il centro Le Colonne, l’Avis.
Cari colleghi, cittadine e cittadine,
io e la mia Giunta comunale vogliamo praticare una concezione aperta del governo locale e adottare il metodo della concertazione, della partecipazione e del confronto come modalità imprescindibile dei processi decisionali.
La messa in opera di questo metodo riguarda tutti i protagonisti della comunità casolana, dalle forze politiche, economiche e del mondo del lavoro, dalla rete associativa e del volontariato, agli istituti di credito.
Vogliamo che l’Amministrazione comunale, il Sindaco, la Giunta, siano vicini ai cittadini e alle realtà organizzate della comunità locale.
E lo farò, lo faremo, con spirito di servizio.
Vorrei sottolineare ancora una volta cosa significa fare politica in un paese come Casola: è un servizio alla comunità e alla democrazia, reso a titolo di volontariato perché non è certo il gettone di presenza dei Consiglieri o degli Assessori a motivare l’impegno di ciascuno di noi, e l’assunzione di tanta responsabilità, ma l’attaccamento a Casola, ai casolani, e a una concezione della politica fatta di impegno, di passione e di convinzione nelle proprie idee.
Ma oltre a quello degli amministratori, è importante il ruolo dei cittadini.
Ai cittadini spetta un compito insopprimibile in una società democratica: essere parte attiva della vita politica e sociale, essere instancabili protagonisti della dialettica, non far mancare mai il loro apporto costruttivo e le loro critiche rigorose.
Per tutti vale la stessa regola: la democrazia va nutrita ogni giorno, la partecipazione deve essere un metodo di vita e di governo e non soltanto l’appuntamento, a scadenze fissate, con le urne e le schede elettorali.
Personalmente mi impegno perché lo stile con il quale io e la coalizione di centro-sinistra abbiamo affrontato questa campagna elettorale, diventi immediatamente metodo di governo.
Ringrazio ancora le donne e gli uomini della lista “Uniti per Casola” che per mesi hanno lavorato a queste proposte poi accettate con così largo consenso dai cittadini.
Abbiamo la consapevolezza dei nostri limiti ma l’ambizione di volgere lo sguardo avanti.
Perché, “non esiste un luogo a cui tornare, non c’è un passato da ripercorrere: c’è invece una nuova storia che dobbiamo deciderci ad aprire se non vogliamo declinare le nostre responsabilità”.
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