venerdì 18 settembre 2009

Le organizzazioni degli agricoltori lanciano l’allarme per il mancato finanziamento, da parte del Governo, del Fondo contro le calamità


Già in campagna elettorale, la lista “Uniti per Casola” denunciava le scelte sbagliate del governo che “ha dimezzato le risorse destinate all’agricoltura ed ha tolto alle aziende i soldi necessari ad assicurare le colture a canoni sopportabili (per il 2008 mancano 95 milioni di euro e per il 2009 non è stato previsto nulla, nemmeno il capitolo di spesa); mostra di non preoccuparsi del rischio delle imprese, del costo delle assicurazioni, dei problemi di mercato, del fabbisogno di acqua, visto che il piano nazionale finanziato dal Governo di centro sinistra è sparito; ha tutelato gli interessi dei Cobas del latte, di chi ha tolto dalle tasche degli agricoltori onesti 6.000 miliardi di lire destinati all’agricoltura italiana e trattenuti dall’Europa perpagare le loro multe”.

E anche nell’ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio comunale di Casola Valsenio il 29 luglio si chiedono al governo le “Risorse necessarie ad assicurare le colture a canoni sopportabili (per il 2008 mancano 95 milioni di euro e per il 2009 non è stato previsto nulla)”.
Secondo la destra casolana, quei richiami che facevamo al governo altro non erano che il solito ritornello antigovernativo. Un disco rotto!
Altro, che disco rotto!
La denuncia, forte e autorevole, delle inadempienze del Governo e del Ministero dell’Agricoltura, e dei costi che ricadranno sulle imprese agricole, viene reiterata in questi giorni dalle Organizzazioni professionali agricole, che hanno lanciato l’allarme per il mancato finanziamento del Fondo di Solidarietà Nazionale contro le calamità. Sullo stesso argomento il Consorzio di difesa delle produzioni intensive della Provincia di Ravenna, ha scritto una lettera di forte preoccupazione agli imprenditori agricoli soci.
Un'altra tegola sulla nostra agricoltura... E il governo cosa fa? Si occupa d'altro!

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