domenica 30 agosto 2009

Un tavolo di coordinamento per sostenere i bisogni di chi è più in difficoltà


di Milena Barzaglia (Assessore ai Servizi Sociali)

Il tavolo di coordinamento promosso ed istituito dall’Amministrazione comunale di Casola Valsenio, ha lo scopo di monitorare le esigenze del nostro paese in tema di crisi economica e bisogni del cittadino. Il tavolo di coordinamento è stato istituito nel mese di Aprile 2009, e le prime iniziative promosse dal gruppo di lavoro sono state la raccolta di fondi a favore dell’Abruzzo e l’istituzione di un Fondo di Sostegno per le famiglie in difficoltà economica.
La prima attività – seguente ai drammatici e luttuosi accadimenti che hanno colpito l’Abruzzo – ha riguardato una raccolta di fondi da destinare alle aree terremotate. L’informativa riguardante le modalità per contribuire a questo fondo è stata spedita a tutte le famiglie casolane. In questa occasione è stato inoltre fondamentale il supporto delle molte realtà associazionistiche ed economiche del nostro paese, le quali sin da subito hanno aderito attivamente.
La gestione del “Fondo a sostegno delle famiglie in difficoltà” è stata affidata ad un comitato composto da quattro persone: l’assistente sociale che opera nel Comune di Casola Valsenio, il Responsabile comunale dei servizi sociali, un rappresentante del Centro Auser “Le Colonne” - nella persona di Pierina Baldassarri - e un rappresentante della Confraternita della Misericordia nella persona di Italo Fiorentini. Le persone chiamate a gestire il fondo sono state designate dalle associazioni di volontariato presenti agli incontri, e indicate per la loro elevata e spiccata professionalità e per la dedizione e la passione rivolte alle attività di volontariato nella nostra comunità.
Il fondo si alimenta con apporti economici volontari dei soggetti che vi hanno aderito.
Il primo versamento è stato fatto dalla Banca di Credito Cooperativo, l’Istituto presso il quale si è aperto il conto corrente.
Tengo a precisare che il Fondo è gestito in forma autonoma, e non transita né grava nel bilancio comunale, essendo nato ed istituito come attività espressione del volontariato sociale casolano.
Le modalità per poter accedere al fondo sono semplici. Chiunque abbia la necessità si reca dall’Assistente Sociale che, riconosciuta l’idoneità dei requisiti, procede alla compilazione della domanda ed alla sua presentazione alla Commissione di Valutazione. Sarà quest’ultima – in seconda battuta – a decidere se accogliere la domanda e a stabilire l’importo da erogare.
Per approfondire, si può consultare il Regolamento, scaricabile dal sito del Comune di Casola Valsenio dal 20 aprile 2009.
Vorrei invitare le famiglie, in caso di necessità, a non esitare ad avvicinarsi all’Assistente Sociale e a fare questo tipo di domanda. Tutta la procedura è gestita con il massimo rispetto della privacy, nel rispetto della dignità di ogni singolo individuo.
Questa attività assistenziale, ascrivibile alle scelte di indirizzo di politiche sociali, è stata necessaria viste anche le lacune dell’azione di Governo proprio sul tema della protezione sociale. Molte famiglie si sentono sole, isolate, non protette nell’affrontare le conseguenze della crisi. Una crisi che il Presidente del Consiglio ritiene originata da cause psicologiche, come se la gente solitamente mangiasse dei sogni!
Abbiamo pensato e ideato queste forme assistenziali perché vi era una reale necessità, e non è certo nostra cultura politica strumentalizzare le emergenze sociali ai fini del consenso elettorale. Chiunque lo pensi non è nemmeno degno di risposta, vista la scarsa attenzione al rispetto della dignità e del bisogno dei più sofferenti. Ma capisco anche che non tutti la pensino come noi.
Colgo l’occasione per ringraziare nuovamente tutte le persone che in forma singola o tramite associazioni ogni giorno danno al nostro paese, il loro prezioso contributo aiutandoci a superare meglio le difficoltà e lo fanno investendo il loro tempo, le loro conoscenze e spendendo il loro nome a favore degli altri. Grazie.

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