Perché la scelta di candidarsi? Per quanto mi riguarda ho accettato questa opportunità come una prosecuzione naturale della mia passione per la politica e per l’alto valore che le ho sempre risconosciuto. Da sempre, grazie soprattutto alle esperienze che ho vissuto e che maggiormente mi hanno formato da questo punto di vista, ossia i quindici anni da capo scout e la partecipazione all’attività di redazione de LoSpekkietto da altrettanti anni, mi sono interessato attivamente a ciò che mi circonda, sia nel piccolo della nostra società casolana sia più in grande nella politica nazionale e, allargando ancor di più il discorso, alla dimensione internazionale. Lo scoutismo mi ha insegnato il significato di essere un cittadino attivo che si adopera non solo per essere informato, per avere un giudizio critico su quanto lo circonda, ma anche per adoperarsi per creare i presupposti per una società migliore. Lo stesso vale per l’attività nella redazione de LoSpekkietto, di cui sono stato anche il direttore, che mi ha insegnato la triplice importanza dell’essere informato, di informare la comunità dei propri lettori e di esprimere un’opinione stimolando il dibattito.
La candidatura a consigliere comunale è stata quindi, come ho già detto, uno sbocco naturale di un processo di crescita personale all’interno di una comunità di uomini e donne con cui ho sempre discusso nell’individuazione di un vero bene comune .
La scelta di sostenere Nicola Iseppi come prossimo Sindaco e di cercare di essere eletto in qualità di consigliere comunale è anche, nel mio caso, una scelta partitica ben precisa, in quanto ho trovato nei valori del centro-sinistra una fortissima sintonia con i miei valori, quelli della solidarietà, della vicinanza ai deboli, di una visione progressista della società, l’importanza della cultura e dell’educazione.
In tempi in cui la politica sta subendo, a volte anche a ragione, un forte discredito, penso che candidarsi ad un ruolo quale quello del consigliere comunale, sia anche un atto fortemente simbolico per fare capire quanto la politica sia passione civile che si esprime per il bene di tutti e non per gli interessi di una parte o addirittura del singolo.
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