Oggi le nostre comunità (nonostante la buona qualità della vita che da sempre caratterizza queste terre) stanno vivendo le conseguenze concrete della crisi finanziaria internazionale che nel corso dell’ultimo anno ha sconvolto l’economia mondiale.
Lungi dall’essere superata la crisi si sta manifestando in tutta la sua portata non solo economica ma anche sociale: le famiglie, purtroppo, cominciano a conoscere da vicino il problema della disoccupazione, delle difficoltà a procurarsi i beni necessari alla vita quotidiana. Per molti lavoratori è tutt’altro che facile reinserirsi nel ciclo lavorativo. Le imprese (anche quelle che hanno creduto nell’innovazione si sono impegnate ad investire) faticano ad affrontare il mercato nelle condizioni attuali e con i problemi di credito e liquidità che caratterizzano l’attuale fase produttiva.
Per questo motivo i Sindaci e l’Amministrazione Provinciale della Provincia di Ravenna non ci stanno ad assecondare una lettura della realtà (come qualcuno vorrebbe fare credere, per gettare sui problemi un velo di eccessivo ottimismo) secondo la quale “la crisi è passata”.
Gli Amministratori locali del nostro territorio vedono, invece, una realtà quotidiana diversa e ben più dura e si stanno impegnando (insieme alle altre istituzioni del territorio) per offrire risposte a questi problemi.
Ma devono farlo in una situazione nella quale:
- da anni sono state ridotte progressivamente le risorse trasferite agli Enti locali, senza che sia partito un vero processo federalista a favore dei territori;
- i tagli sulla spesa pubblica vengono scaricati quasi per intero sugli Enti locali, quando invece economie ben più sostanziose si potrebbero realizzare con una vera razionalizzazione della macchina statale;
- i vincoli del patto di stabilità impediscono ai Comuni di investire risorse sui territori, dando ossigeno alle economie locali e alle imprese
Per questo i Sindaci e il Presidente della Provincia di Ravenna chiedono di poter avere gli strumenti per non essere spettatori inerti ma soggetti attivi per poter fare ognuno la propria parte per invertire l’attuale negativa tendenza economica e sociale.
Per questo chiedono di:
- veder restituita totalmente l’ICI, secondo gli impegni assunti a suo tempo dal Governo e rispettati solo in minima parte;
- affrontare il tema dell’IRAP in maniera rigorosa e graduale: su questo bisogna pensare ad una riduzione che favorisca, prima di tutto, le micro e piccole imprese; contemporaneamente bisogna pensare a fonti alternative certe e contestuali di finanziamento per il Servizio Sanitario Nazionale del quale va salvaguardato l’impianto universalistico e solidale, pilastro insostituibile di una autentica democrazia;
- Anticipare immediatamente i crediti verso le imprese tramite un intervento della Cassa Depositi e Prestiti;
- Ripristinare i finanziamenti per il Fondo Sociale Nazionale, per gli asili nido, per le politiche familiari e per l’affitto;
- Ripristinare gli stanziamenti necessari alla sicurezza delle città, al buon funzionamento della scuola pubblica e agli investimenti tecnologici necessari a rendere competitive le nostre imprese;
- Rivedere i criteri del Patto di Stabilità, allo scopo di renderli chiari e non mutevoli anno per anno, di dare veramente stabilità agli Enti Locali e al fine di permettere almeno quegli investimenti e quelle erogazioni indispensabili ad alleviare le gravi difficoltà dei lavoratori, delle imprese e delle famiglie della nostra provincia;
- Per quanto riguarda la zona collinare e pedemontana, di vedere riconosciuta la difficoltà nell’organizzazione dei servizi alla persona ed alle imprese, la criticità nei collegamenti, la presenza di fenomeni di dissesto, in una situazione generale di crisi dell’agricoltura, settore di primaria importanza per il presidio e la tutela del territorio;
- Sollecitare il Governo per l’approvazione del Decreto di attuazione per trasferire le risorse FAS alle Regioni in modo da consentire l’attuazione dell’Accordo DUP sottoscritto da Regione ed EE LL della Provincia di Ravenna;
- Sulle infrastrutture, attivare un primo finanziamento per il tratto della E55 Ravenna - Alfonsine - Ferrara mare - Mestre, nella Finanziaria 2010 e dare rapida attuazione al Piano ANAS vigente e approvare da parte del Governo il rinnovo del Piano quinquennale ANAS.
I Sindaci della Provincia di Ravenna
Il Presidente della Provincia di Ravenna
Il coordinamento di ANCI e Legautonomie della Provincia di Ravenna
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